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Selfie con la stella marina? No, grazie!

  • Immagine del redattore: Giada Cecchetti
    Giada Cecchetti
  • 1 mar
  • Tempo di lettura: 2 min

Immagina di essere in un paese straniero e qualcuno ti rapisce, ti impedisce di respirare e ti manipola per farsi una foto. Terribile, vero?


Ecco, questo è esattamente quello che fai a una stella marina quando la tiri fuori dall'acqua per un selfie. Un atto che può costarle anche la vita.


 

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Perché una stella marina non andrebbe mai tirata fuori dall'acqua?

Le stelle marine sono creature delicate, con un corpo ricoperto di piccole spine e pedicelli ambulacrali, utilizzati per muoversi e nutrirsi.

Il contatto con le nostre mani può danneggiare queste strutture, rendendole vulnerabili a infezioni e malattie.


Perché una stella marina non andrebbe mai tirata fuori dall'acqua?
Perché una stella marina non andrebbe mai tirata fuori dall'acqua?

Ma c'è di peggio!

Tirare fuori dall'acqua una stella marina, anche solo per pochi secondi, la espone a stress e disidratazione. Questi animali respirano attraverso le branchie, che possono seccarsi rapidamente all'aria aperta. Ecco perché quelli che per noi appaiono solo come una manciata di secondi, per una stella marina possono essere gli attimi prima di morire per soffocamento.


E quale impatto potrebbe avere un'eventuale scomparsa delle stelle marine?

Alcune stelle marine sono considerate "specie chiave". Ad esempio, le stelle marine si nutrono di ricci di mare e questi ultimi, a loro volta, si cibano di alghe. Se la popolazione di stelle marine dovesse diminuire, i ricci di mare potrebbero proliferare in modo incontrollato, distruggendo le preziose foreste di alghe, habitat fondamentali per numerose altre specie marine.


Cosa possiamo fare quindi per tutelare le stelle marine?

Invece di toccarle, possiamo ammirare le stelle marine nel loro ambiente naturale, osservando i loro movimenti, i loro colori e le loro forme. Se vogliamo immortalare l'incontro, possiamo scattare una foto da sopra l'acqua, che tendenzialmente sarà trasparente, o direttamente dentro l'acqua, se il nostro dispositivo fotografico lo permetterà.


Cosa possiamo fare quindi per tutelare le stelle marine?
Cosa possiamo fare quindi per tutelare le stelle marine?

Anche condividere quest'informazione con amici e parenti è un modo di tutelare le stelle marine, così come quando si vede qualcuno intento a maneggiarne una, possiamo spiegargli gentilmente perché è importante non farlo.


Ricordiamoci che quando siamo in mare siamo ospiti nel loro mondo e che dobbiamo rispettarlo, insieme a tutte le creature che lo abitano.


 

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Fennec

Perché un Fennec?

Tra i molti stupefacenti animali che popolano questo pianeta, alcuni più di altri hanno dovuto sviluppare particolarità specifiche per sopravvivere a condizioni estreme.

Tra le molteplici specie esistenti, il Fennec ha sempre rapito la mia attenzione più facilmente di altri.

Sarà quel musetto dolce o la sua statura minuta?
 

Il fennec è il più piccolo canide del mondo e molti studiosi insistono ancora ad oggi per classificarlo come una specie a sè stante, non appartenente alla famiglia Vulpis (volpe).

Le sue enormi orecchie disperdono il calore e amplificano l'udito, essenziali per la caccia notturna e l'individuazione di prede sotterranee.

La folta pelliccia color sabbia lo protegge dal caldo torrido e dal freddo pungente, mentre le zampe pelose gli consentono di muoversi agilmente sulla sabbia rovente.

La capacità di ricavare acqua dal cibo e la vita in tane sotterranee completano il quadro di un animale perfettamente equipaggiato per la sopravvivenza nel deserto.

Questo blog vuole prendere esempio proprio dal Fennec che, nonostante la sua stazza e l'ambiente ostile del Sahara, vive al meglio la propria esistenza.

Ogni respiro conta

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